Walking Mozart - Il Don Giovanni di Iván Fischer risuona per le vie di Vicenza
Un itinerario sonoro per la città
In occasione della rappresentazione del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguita il 1° novembre al Teatro Olimpico di Vicenza dalla Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer, è stato realizzato un progetto di diffusione audio-video unico nel suo genere: Walking Mozart.
L’iniziativa ha trasformato il cuore di Vicenza in un percorso d’ascolto diffuso, invitando cittadini e visitatori a “seguire la musica” lungo Corso Palladio fino a Piazza dei Signori, mentre l’opera veniva eseguita dal vivo all’interno del teatro palladiano.
Concept e obiettivi
Il progetto, ideato da Federico Pelle, nasce dal desiderio di estendere l’esperienza musicale oltre le mura del Teatro Olimpico, creando un legame diretto tra la città, la sua architettura e la musica di Mozart. La produzione tecnica dell’intero evento è stata affidata a Pianozero di Michele Rebesco, che ha curato l’organizzazione, la logistica e il coordinamento generale delle operazioni tecniche.
L’obiettivo tecnico era garantire una filodiffusione sincronizzata e di alta qualità, capace di preservare fedeltà sonora e coerenza timbrica anche in un contesto urbano complesso, mantenendo un ascolto naturale e continuo lungo tutto il percorso.
La rete di diffusione su Corso Palladio
Il sistema di diffusione è stato realizzato con 26 diffusori acustici K-Gear GF 22, pilotati da finali K-Gear e K-Array, posizionati in punti strategici lungo Corso Palladio per ottenere copertura uniforme e direzionalità controllata.
Il segnale audio proveniente dal Teatro Olimpico è stato prelevato dal mix principale di sala e trasmesso tramite connessione in fibra ottica a una rete RF dedicata.
La trasmissione è stata gestita con trasmettitore Wisycom MTK 952 e combiner di antenna GSI16, mentre la ricezione è avvenuta attraverso due punti di ricezione equipaggiati con Wisycom MCR54 e bodypack MPR50-IEM.
Questa architettura ha garantito stabilità, bassa latenza e sincronizzazione precisa, permettendo di mantenere una perfetta coerenza temporale con l’esecuzione live all’interno del teatro.
La piazza come teatro all’aperto
Il progetto si è esteso fino a Piazza dei Signori, dove sono stati allestiti due punti di proiezione: uno sotto la Basilica Palladiana e l’altro presso la Loggia del Capitanato. Grazie a un server dedicato per la sincronizzazione audio-video, il pubblico ha potuto assistere in diretta anche alle immagini dell’opera, trasformando la piazza in un vero e proprio teatro all’aperto.
Le proiezioni sono state realizzate con due videoproiettori Panasonic PT-MZ882 con ottiche ET-ELW22, abbinati a schermi Screenline Makano da 6 e 5 metri.
Le regie audio dei due punti erano basate su Allen & Heath SQ5 e SQ-Rack, con sistemi di diffusione K-Array K402 e K202, interconnessi tramite rete in fibra ottica.
La diffusione principale in piazza è stata affidata a un sistema Adamson composto da quattro CS7P e due subwoofer S118P, in grado di offrire un’ampia risposta in frequenza e una pressione sonora controllata, nel pieno rispetto dell’ambiente urbano e del contesto architettonico.
Coordinamento e controllo RF
La complessa rete di trasmissione e ricezione radio è stata supervisionata da Marco Piccini in qualità di RF Coordinator, garantendo l’integrità del segnale e la corretta gestione delle frequenze.
Il coordinamento e il processing della filodiffusione sono stati curati da Andrea Ficara per Exhibo S.p.A., mentre la progettazione delle connessioni in fibra e degli switch è stata realizzata da Andrea Mattarolo.
Il coordinamento generale del progetto e la responsabilità della produzione in piazza sono stati affidati a Lorenzo Frison, mentre la gestione dello streaming è stata curata da Stefano Zattara.
Tecnologia e musica in dialogo con lo spazio urbano
Walking Mozart rappresenta un modello di integrazione tra tecnologia audio-video e valorizzazione culturale, capace di estendere la percezione dell’opera lirica al tessuto urbano.
Un progetto in cui musica, architettura e innovazione si fondono per offrire al pubblico un’esperienza condivisa e immersiva, nel rispetto della qualità artistica e del rigore tecnico. In questo dialogo tra arte e tecnologia, la città di Vicenza è diventata essa stessa un prolungamento acustico del Teatro Olimpico, un luogo dove la musica di Mozart ha potuto letteralmente camminare tra le persone.





